Codice etico della Rivista Il Diritto Marittimo
Malpractice statement:
Il presente Codice etico si conforma alle vigenti Linee guida pubblicate dal Committee on Publication Ethics (COPE) (https://publicationethics.org/guidance/Guidelines e https://publicationethics.org/core-practices) ed è regolarmente aggiornato per adeguarlo alle versioni in vigore di tali Linee guida. I Direttori, il Comitato di direzione, il Comitato scientifico ed il Comitato di redazione si conformato a questo Codice etico. Gli autori ed i peer reviewer della rivista sono parimenti tenuti a conoscerlo ed a conformarsi ad esso. La Rivista adotta la procedura di valutazione tra pari (peer review) con sistema doppiamente cieco (double blind), laddove non diversamente esplicitato. In particolare, i Direttori, il Comitato di direzione, il Comitato scientifico ed il Comitato di redazione ed i revisori si conformano, altresì, ai vigenti Principles of Transparency and Best Practice in Scholarly Publishing del COPE e sono pienamente consapevoli della responsabilità di assicurare la più alta qualità ed originalità degli articoli pubblicati sulla Rivista, l'uguaglianza fra gli articoli/autori ed il costante rispetto dei principi di etica nella ricerca e pubblicazione scientifiche ed il contrasto ai comportamenti scorretti, al plagio ed alle frodi negli articoli.
Doveri dei Direttori, del Comitato di direzione, del Comitato scientifico e del Comitato di redazione:
- Doveri generali dei Direttori:
a. I Direttori sono responsabili di quanto pubblicato su questa Rivista.
b. I Direttori si impegnano a soddisfare le esigenze dei lettori e degli autori.
c. I Direttori ed il Comitato di direzione si impegnano a migliorare costantemente la Rivista ed a proteggerne la reputazione tramite rigorosi standard etici di pubblicazione.
d. I Direttori hanno adottato delle procedure per assicurare la qualità del materiale pubblicato.
e. I Direttori mantengono l'integrità dei risultati accademici.
f. I Direttori tutelano la libertà di espressione ed il rispetto dell'indipendenza scientifica degli autori.
g. I Direttori hanno l'obbligo di impedire che interessi commerciali e professionali compromettano gli standard intellettuali ed etici della Rivista e l'indipendenza delle decisioni editoriali.
h. I Direttori si impegnano a rendere consapevoli gli autori ed i revisori riguardo le loro responsabilità, tramite l'adozione di politiche editoriali complete, oneste, corrette ed etiche.
i. I Direttori si impegnano a che le ricerche pubblicate sulla Rivista siano conformi alle pertinenti linee guida internazionali, laddove applicabili, ed abbiano ricevuto l'approvazione degli organismi competenti, laddove ciò sia previsto.
j. I Direttori sostengono le iniziative dirette a ridurre i comportamenti scorretti e contrari all'etica nella ricerca e nella pubblicazione, istruendo opportunamente autori e revisori.
- Doveri dei Direttori verso i lettori:
a. Laddove applicabile, i Direttori si impegnano ad informare i lettori delle fonti di finanziamento delle ricerche e delle opere pubblicate sulla Rivista e sull'eventuale ruolo del/i finanziatore/i nella ricerca e nella sua pubblicazione.
- Doveri dei Direttori, del Comitato di direzione, del Comitato scientifico e del Comitato di redazione nei rapporti con gli autori:
a. I Direttori, sentito quando occorra il Comitato di Direzione, hanno la responsabilità di decidere in ordine alla pubblicazione dei contributi inviati alla Rivista.
b. In particolare, la decisione avviene, a seguito di double blind peer review (laddove non diversamente precisato), sulla base dell'importanza del contributo, la sua originalità e chiarezza, la validità della ricerca e dell'articolo e la sua rilevanza avuto riguardo alle materie ed agli ambiti di ricerca di pertinenza della Rivista, senza alcuna rilevanza di razza, genere, orientamento sessuale, credo religioso, origine etnica e cittadinanza, orientamento scientifico, accademico e politico degli autori.
c. A tal fine, la sede di pubblicazione dei contributi sottoposti è valutata, con riferimento ai suddetti criteri, anche alla luce degli scopi e standard delle diverse sezioni della Rivista, che i Direttori ed il Comitato di redazione si impegnano a rendere noti.
d. I Direttori, sentito quando occorra il Comitato di Direzione, hanno la responsabilità di decidere in quale sezione della Rivista pubblicare un contributo sottoposto, dopo averne adeguatamente informato l'autore.
e. I Direttori ed il Comitato di redazione hanno il dovere di fornire agli autori istruzioni chiare e complete circa i requisiti e le modalità di formattazione dei contributi sottoposti alla Rivista, nonché gli ambiti di ricerca oggetto della Rivista.
f. I Direttori, sentito quando occorra il Comitato di Direzione, si impegnano a non revocare una decisione di pubblicare dei contributi sottoposti alla Rivista, salvo che siano stati identificati gravi problemi relativi a tale contributo.
g. Eventuali nuovi Direttori non devono ribaltare decisioni concernenti la pubblicazione di contributi adottate dai precedenti Direttori, salvo che siano identificati gravi motivi.
h. La procedura di double-blind peer-review è pubblicata sul sito della Rivista. I Direttori sono pronti a giustificare qualsiasi importante deviazione da tale procedura.
i. Gli autori possono presentare reclami avverso le decisioni editoriali tramite la procedura descritta nel presente documento.
j. I Direttori, il Comitato di direzione, il Comitato scientifico ed il Comitato di redazione hanno l'obbligo di mantenere anonimi e riservati i contributi sottoposti alla Rivista durante la procedura di revisione. I Direttori garantiscono che i materiali inediti contenuti in un contributo proposto per la pubblicazione non siano usati, nelle more del processo di referaggio, da chi possa avere accesso ai medesimi, senza il consenso scritto dell'autore.
- Doveri dei Direttori, del Comitato di direzione, del Comitato scientifico e del Comitato di redazione nei rapporti con i revisori e con riferimento al processo di referaggio:
a. Anche mediante il presente Codice, i Direttori forniscono, tramite il Comitato di redazione, le indicazioni ai revisori riguardo al loro compito ed alle modalità e procedure per svolgerlo, compreso l'obbligo di riservatezza e di dichiarare qualsiasi possibile conflitto di interesse.
b. I Direttori, il Comitato di direzione, il Comitato scientifico ed il Comitato di redazione hanno il dovere di assicurare che le proprie comunicazioni ai revisori ed agli autori siano chiare, in modo da facilitare un coerente, imparziale e tempestivo referaggio degli articoli.
c. I Direttori proteggono le identità dei revisori.
d. I Direttori si impegnano a far sì che il processo di referaggio sia corretto, indipendente e tempestivo.
e. I Direttori ed il Comitato di redazione devono affidare i contributi per il referaggio al singolo revisore, tenendo conto delle tematiche oggetto dello stesso e dell'ambito di ricerca e dell'expertise del revisore, in modo da garantire il migliore referaggio in termini di efficienza ed affidabilità.
f. I Direttori, il Comitato di direzione, il Comitato scientifico ed il Comitato di direzione mantengono riservati i contributi ed il materiale sottoposti alla Rivista mentre è in corso il processo di revisione.
g. I Direttori, il Comitato di direzione, il Comitato scientifico ed il Comitato di direzione si impegnano a rispettare la vigente normativa sulla protezione dei dati personali.
h. I Direttori, il Comitato di direzione ed il Comitato di redazione garantiscono l'indipendenza del referaggio anche nei confronti di articoli scritti dai Direttori o dai membri del Comitato di direzione, scientifico o di redazione.
i. I Direttori monitorano il processo di revisione regolarmente, al fine di garantirne l'efficienza, valutando, altresì, i risultati dei singoli revisori, ed al fine di evitare ritardi ed apportarvi le modifiche che si rendessero necessarie.
j. Il Comitato di redazione deve informare prontamente i Direttori in caso di ripetuto ritardo superiore alle due settimane di un revisore nell'invio del referaggio, senza che questi abbia comunicato al Comitato di redazione la sua impossibilità a consegnare tempestivamente il referaggio, concordando una nuova scadenza. Ai fini dell'applicazione della presente disposizione e di quella successiva, il ritardo nella consegna del referaggio deve essere avvenuto per più di tre volte.
k. A seguito della segnalazione del Comitato di redazione, i Direttori informano il revisore, che può presentare osservazioni e spiegazioni entro il termine indicato dai Direttori, e, sentito il parere del Comitato di direzione, ne dispongono eventualmente la cancellazione dal panel del revisori.
- Doveri dei Direttori nei rapporti con il Comitato di redazione:
a. I Direttori forniscono ai nuovi membri del Comitato di redazione le linee guida e le indicazioni sulle modalità di svolgimento del loro incarico e su tutto ciò che ci si aspetta da loro.
b. I Direttori aggiornano i membri del Comitato di redazione sulle nuove linee guida e procedure.
- Doveri dei Direttori nei confronti di possibili comportamenti scorretti, quali errori o imprecisioni, conflitto di interessi o plagio:
a. Se i Direttori sospettano un comportamento scorretto o se ricevono una segnalazione riguardo un comportamento scorretto riguardante un contributo, sia questo già stato pubblicato o non sia ancora pubblicato, hanno il dovere di intervenire.
b. I Direttori non devono meramente respingere i contributi che suscitano preoccupazione, bensì sono eticamente obbligati ad approfondire gli asseriti casi di comportamento scorretto.
c. I Direttori seguiranno le flowchart elaborate dal COPE e pubblicate sul suo sito, laddove applicabili.
d. I Direttori devono, in primo luogo, richiedere una risposta da coloro che sono sospettati di comportamento scorretto, secondo la procedura indicata nel presente documento. Se non sono soddisfatti con tale risposta, devo indagare e proseguire secondo quanto prevede la medesima procedura, nonché, laddove sia il caso, richiedere alle persone o istituzioni competenti, ai sensi della normativa nazionale, di investigare.
e. I Direttori devono adottare tutti i ragionevoli sforzi per assicurare che sia svolta un'appropriata indagine riguardo un presunto comportamento scorretto. Se ciò non avviene, i Direttori devono fare tutto il possibile per insistere nell'ottenere una soluzione al problema.
- Doveri dei Direttori per assicurare l'integrità dei risultati accademici:
a. I Direttori hanno il dovere di far correggere prontamente errori o affermazioni imprecise o fuorvianti e di dare loro adeguato risalto sulla Rivista, nonché pubblicare chiarimenti, ritrattazioni e scuse, quando necessario, dandovi idonea rilevanza sulla Rivista.
b. I Direttori applicheranno la procedura indicata nel medesimo documento e le vigenti linee guida del COPE sulle ritrattazioni, alle quali si rinvia.
- Doveri dei Direttori in merito alla proprietà intellettuale:
a. I Direttori hanno il dovere di prestare attenzione ad eventuali problematiche concernenti la proprietà intellettuale e di collaborare con l'editore per risolvere questioni concernenti la violazione della normativa, nazionale ed internazionale, in materia di proprietà intellettuale.
- Incoraggiamento del dibattito:
a. I Direttori incoraggiano e prendono in considerazione le valide osservazioni critiche ai lavori pubblicati sulla Rivista che ricevono.
b. Agli autori di contributi oggetto di osservazioni critiche è data la possibilità di rispondere alle medesime.
- Lamentele:
a. I Direttori si impegnano a rispondere prontamente ad eventuali reclami e ad assicurare che i reclamanti insoddisfatti della risposta possano tutelare ulteriormente i loro diritti ed interessi. La relativa procedura, che si basa sulle flowchart pubblicate sul sito del COPE, è disciplinata nell'apposita sezione del presente documento.
Doveri dei revisori:
- Responsabilità professionale:
a. Ciascun revisore deve fornire al Comitato di redazione il proprio curriculum vitae personale e professionale che riporti informazioni più accurate e corrette possibili riguardo la sua expertise ed ambito di ricerca.
b. I revisori hanno il dovere di svolgere la revisione in maniera etica, corretta, responsabile e trasparente.
c. Ciascun revisore ha il dovere di svolgere la revisione personalmente. Affidare la revisione ad un'altra persona, senza il consenso dei Direttori, è considerato un grave comportamento scorretto.
d. Ciascun revisore ha il dovere di verificare se sia in grado, per la sua expertise e per le tempistiche richieste, di condurre diligentemente e tempestivamente il referaggio in maniera indipendente. In assenza delle necessarie condizioni, il revisore è tenuto a rifiutare di svolgere il referaggio.
e. I revisori sono tenuti a comunicare qualsiasi possibile interesse concorrente o conflitto di interessi prima di acconsentire ad effettuare un referaggio. Tali interessi possono avere natura personale, finanziaria, intellettuale, professionale, politica o religiosa. In particolare, un revisore deve astenersi da condurre il referaggio di un contributo allo scopo di poterlo consultare senza alcuna intenzione di effettuarne effettivamente il referaggio, oppure accettare di condurre il referaggio di un contributo molto simile ad uno che il medesimo revisore sta preparando.
f. I revisori si impegnano a rispondere ad una richiesta di referaggio, accettando o rifiutando di svolgere il medesimo, il più tempestivamente possibile.
g. I revisori si impegnano a fornire il referaggio al Comitato di redazione entro i tempi dallo stesso indicati ed a comunicare tempestivamente eventuali difficoltà insorte che possano impedire loro di rispettare tale scadenza, concordando un nuovo termine oppure rinunciando al referaggio.
- Doveri durante il processo di referaggio:
• Fasi iniziali del referaggio
a. Prima di iniziare il referaggio, il revisore deve leggere attentamente il contributo e l'ulteriore materiale allegato, fra cui le istruzioni per il referaggio ed il presente Codice etico, richiedendo al Comitato di redazione i chiarimenti e le informazioni che ritenesse opportuni. Il revisore deve, altresì, comprendere chiaramente l'ambito del referaggio.
• Confidenzialità
a. I revisori sono obbligati a mantenere la riservatezza sui contributi loro sottoposti per il referaggio e a non utilizzare le informazioni così ottenute a vantaggio o svantaggio proprio o altrui o per screditare terzi.
b. I revisori non devono coinvolgere altri nel referaggio, inclusi propri collaboratori, senza previa autorizzazione dei Direttori, richiesta inviando una comunicazione al Comitato di redazione.
c. I nominativi di coloro che hanno eventualmente assistito i revisori nel referaggio devono essere indicati nel medesimo e conservati negli archivi della Rivista, associati al contributo revisionato.
• Pregiudizi e conflitti di interessi
a. I revisori non devono essere in alcun modo influenzati da qualsiasi considerazione relativa alla nazionalità, oppure di natura religiosa, politica o di genere o altre caratteristiche che possano eventualmente emergere dai contributi o di carattere commerciale.
b. I revisori devono comunicare al Comitato di redazione qualsiasi interesse competitivo che possa minare l'indipendenza della valutazione e chiedere indicazioni al riguardo. Nelle more della risposta da parte del Comitato di redazione, i revisori devono astenersi dal leggere il contributo e l'eventuale materiale allegato, per l'eventualità che il referaggio possa essere loro revocato.
c. Qualora il revisore abbia il sospetto di conoscere l'identità dell'autore/autrice del contributo e ciò possa comportare l'insorgenza di potenziali interessi confliggenti o concorrenti, deve prontamente informarne il Comitato di redazione.
• Sospetto di violazioni del codice etico
a. I revisori che constatino che il contributo presenta delle irregolarità o violazioni del presente Codice etico, devono prontamente informarne il Direttore, tramite il Comitato di redazione, ed astenersi da condurre personalmente alcun tipo di indagine.
• Trasferibilità della revisione tra pari
a. Qualora il revisore abbia il sospetto di aver già referato un contributo precedentemente sottoposto ad altra rivista e non pubblicato su questa, deve comunicare al Comitato di redazione questa circostanza e procedere ad un nuovo referaggio, dato che il contributo potrebbe essere stato modificato, così come i criteri per l'accettazione dei contributi potrebbero differire fra le due riviste. Qualora il contributo sia rimasto invariato, con l'autorizzazione dell'altra rivista, il revisore può comunicare al Comitato di redazione il precedente referaggio, con la precisazione che non vi sono state modifiche rispetto al contributo originale.
- Doveri relativi alla stesura del referaggio:
a. Struttura
• I revisori devono rispettare ed attenersi alle indicazioni pubblicate su questo sito ed alle istruzioni fornite loro dal Comitato di redazione.
• I revisori devono essere obiettivi ed adottare un approccio costruttivo nel referaggio, fornendo un riscontro che possa aiutare gli autori a migliorare i loro contributi. In tal senso, le critiche devono essere specifiche ed occorre fornire precisazioni e riferimenti appropriati a supporto delle considerazioni generali, al fine di aiutare i Direttori nella loro valutazione.
• I revisori devono mantenersi professionali ed astenersi dall'essere ostili o provocatori e dal fare commenti personali diffamatori o spregiativi o accuse infondate.
b. Riscontro appropriato
• I revisori devono tenere in mente che i Direttori richiedono una valutazione corretta, onesta ed indipendente dei punti di forza e di debolezza del contributo, oltre ad un consiglio se accettare il contributo così come è, accettarlo dopo una revisione conforme alle loro indicazioni o respingerlo. Tale consiglio deve essere coerente con il resto del referaggio.
c. Linguaggio e stile
• I revisori devono astenersi dal tentativo di riscrivere il contributo secondo lo stile da questi preferito, laddove il contributo sia chiaro e ben motivato. Possono, invece, suggerire cambiamenti per migliorare la chiarezza espositiva.
• Il referaggio deve essere scritto in maniera appropriata e con il dovuto rispetto.
d. Consigli di revisione o di approfondimento
• I revisori devono valutare la qualità ed il rigore metodologico dei contributi. Laddove il contributo non sia chiaro o non sufficientemente approfondito, il revisore deve esplicitarlo e spiegare quali ulteriori approfondimenti siano necessari.
• I revisori devono astenersi dall'estendere l'ambito del contributo. A tal fine, i revisori devono precisare quali ulteriori ricerche eventualmente suggerite siano essenziali per sostenere le tesi e le conclusioni alle quali il contributo perviene e quali siano volte solo a rafforzare od estendere l'ambito della ricerca.
e. Responsabilità
• I revisori devono preparare il referaggio da soli, salva diversa autorizzazione da parte dei Direttori.
• I revisori devono astenersi da commenti negativi scorretti o includere nel referaggio ingiustificate critiche alle opere di colleghi rivali citati nel contributo, nonché dal suggerire di citare lavori propri o di collaboratori o colleghi al solo fine di incrementare l'impatto scientifico delle proprie opere o di quelle dei collaboratori o colleghi.
• I consigli inseriti nel referaggio devono essere basati esclusivamente su valide ragioni scientifiche.
• I revisori devono astenersi dal prolungare intenzionalmente il processo di referaggio, sia ritardando la trasmissione del proprio referaggio sia richiedendo informazioni aggiuntive che non siano necessarie.
- Doveri relativi alla fase successiva al referaggio
• I revisori devono valutare anche i contributi revisionati a seguito del loro referaggio.
• I revisori devono prontamente rispondere alle richieste dei Direttori o del Comitato di redazione concernenti il loro referaggio.
• I revisori sono tenuti a contattare il Comitato di redazione qualora, dopo la revisione, emergano elementi rilevanti che possano influenzare quest'ultima.
• I revisori sono tenuti a mantenere la riservatezza sul contributo anche dopo la sua pubblicazione, salva autorizzazione da parte dell'autore e della Rivista.
Doveri degli autori
- Gli autori devono garantire che il contributo sottoposto alla Rivista sia originale, basato su una corretta metodologia scientifica e privo di plagio o auto-plagio, informazioni false o fraudolente o volontariamente inesatte. In particolare, gli autori hanno l'obbligo di citare in nota i riferimenti alle opere su cui si sono basati per la stesura del contributo e di opportunamente citare fra virgolette o parafrasare i passi di tali opere che impieghino nella stesura del contributo. Gli autori hanno, altresì, l'obbligo di ottenere le dovute autorizzazioni in caso di inclusione nel contributo di tabelle, immagini o dati che non siano interamente loro opera.
- Ai fini di cui sopra, gli autori si impegnano a rispettare ed attenersi a qualsiasi richiesta dei Direttori, del Comitato di direzione, del Comitato scientifico o del Comitato di redazione, concernente le fonti dei dati, le prove di paternità o di originalità.
- Salvo che sia diversamente concordato con i Direttori, è fatto divieto agli autori di sottoporre alla Rivista contributi già pubblicati o accettati per la pubblicazione, in tutto o in parte, in altra rivista o opera oppure per i quali sia in corso la procedura di revisione in tale diversa sede, siano essi scritti in italiano o in altra lingua.
- Gli autori devono chiedere ai Direttori l'autorizzazione a pubblicare in altra sede un loro contributo già sottoposto alla Rivista o una parte di esso.
- Gli autori si impegnano a rispettare le istruzioni della Rivista concernenti la formattazione e la struttura dei contributi.
- Gli autori si impegnano ad accettare il processo di referaggio e ad adeguarsi tempestivamente alle indicazioni dei revisori nel caso in cui intendano pubblicare il contributo nella Rivista, fermo restando il diritto di sporgere reclamo avverso le decisioni editoriali. In particolare, gli autori si impegnano ad informare prontamente il Comitato di redazione, qualora non sia loro possibile rispettare le scadenze comunicate dal medesimo per la correzione del loro articolo secondo le indicazioni dei revisori.
- Gli autori devono evitare di inserire nel contributo qualsiasi informazione idonea a rivelare la propria identità ai revisori.
- Gli autori si impegnano a non scrivere nel contributo qualsiasi cosa possa essere perseguibile penalmente, ad esempio a titolo di diffamazione o denigrazione.
- Gli autori devono indicare nel contributo gli eventuali finanziamenti ricevuti per la ricerca ed il progetto che ha portato al contributo.
- Gli autori devono informare la Rivista di qualsiasi conflitto interessi di natura finanziaria o di altra natura.
- La paternità del contributo è limitata solamente a chi abbia significativamente contribuito ad aspetti sostanziali della ricerca ed abbia scritto il contributo o sue parti. A tal fine, in caso di pluralità di autori, è fatto obbligo di precisare le parti del contributo riferibili al singolo autore.
- Eventuali contestazioni o reclami relativi alla paternità di un contributo o di una sua parte già pubblicati o in corso di pubblicazione nella presente Rivista, possono essere presentate scrivendo al Comitato di redazione all'indirizzo e-mail
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. Le contestazioni o reclami sono sottoposti ai Direttori dal Comitato di redazione. Coloro che hanno sottoposto il contributo alla Rivista quale autore o autori hanno diritto di replicare alla contestazione/reclamo. I Direttori, avvalendosi anche del parere del Comitato direttivo, hanno il diritto e la responsabilità di adottare gli opportuni strumenti legali a seconda del caso specifico.
- Laddove l'autore si accorga di errori significativi od inesattezze nel proprio contributo già pubblicato, deve comunicarli tempestivamente al Comitato di redazione della Rivista e porre in essere le opportune misure, cooperando con questi, per ritrattare il contributo e correggere i medesimi.
Procedura per la presentazione e gestione di reclami o contestazioni e per la gestione di eventuali comportamenti scorretti in violazione del presente Codice etico
- Gli autori, i membri del Comitato di redazione, i membri del Comitato scientifico ed i membri del Comitato di direzione, i revisori, nonché terzi che vi abbiano interesse possono presentare ai Direttori reclami o segnalazioni concernenti le scelte editoriali relative alla pubblicazione o al rifiuto di pubblicare un contributo o segnalazioni concernenti eventuali comportamenti scorretti e contrari al presente Codice etico, inclusi conflitti di interesse o interessi concorrenti, sia prima che dopo la pubblicazione del contributo.
- Il reclamo o segnalazione deve essere inviato al Comitato di redazione all'indirizzo email
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e ad entrambi i Direttori agli indirizzi email
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e
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- Entro due giorni dal ricevimento del reclamo, il Comitato di redazione si impegna a rispondere all'autore della segnalazione o del reclamo, comunicando che lo stesso è stato preso in carico.
- Entro tre giorni dal ricevimento del reclamo, i Direttori provvedono a sottoporre il reclamo o la segnalazione al Comitato di direzione.
- Entro il medesimo termine, i Direttori informano del reclamo/segnalazione l'autore del contributo o il revisore o il membro del Comitato di redazione, di direzione o scientifico oggetto del medesimo, invitandolo a presentare osservazioni entro il termine di quindici giorni.
- I Direttori valutano se la risposta dell'autore o del soggetto interessato dal reclamo sia soddisfacente ed idonea ad escludere chiaramente la fondatezza del reclamo/segnalazione. In caso contrario, i Direttori sottopongono al Comitato di direzione la risposta dell'autore o del soggetto interessato dal reclamo/segnalazione, ove pervenuta.
- Qualora siano ritenute necessarie ulteriori indagini, i Direttori, avvalendosi del Comitato di redazione, effettuano le opportune indagini sull'oggetto del reclamo o la segnalazione e sottopongono i risultati al Comitato di direzione.
- Entro trenta giorni dal ricevimento della risposta dell'autore o del soggetto interessato dal reclamo/segnalazione o alla scadenza del termine per la trasmissione della stessa, qualora quest'ultimo non abbia risposto, ciascun membro del Comitato di direzione invia ai Direttori la propria valutazione. Il Comitato di direzione decide a maggioranza.
- Qualora il reclamo/segnalazione sia ritenuto infondato oppure la risposta dell'autore o del destinatario del medesimo ritenuta soddisfacente, i Direttori lo comunicano a quest'ultimo e all'autore del reclamo/segnalazione.
- Qualora si renda necessaria la correzione di errori materiali, occorsi in buona fede in un contributo, i Direttori dispongono che sia pubblicata sulla Rivista la rettifica di tali errori.
- Negli altri casi in cui sia accertata la fondatezza del reclamo/segnalazione, i Direttori decidono le opportune misure da adottare, su proposta del Comitato di direzione.
- In particolare, in caso di accertato autoplagio, plagio o comportamento scorretto in violazione del presente Codice etico, i Direttori valuteranno se sia possibile procedere ad una revisione del contributo che elimini la violazione, dando idonea informazione sulla Rivista in occasione della nuova pubblicazione del contributo. In caso contrario, i Direttori disporranno la ritrattazione del contributo, dandone idonea informazione sulla Rivista e sul suo sito, incluse le motivazioni della decisione. Al fine dell'applicazione della presente disposizione, i Direttori seguiranno le vigenti linee guida e flowchart pubblicate sul sito del COPE (ad es., https://publicationethics.org/files/Web_A29298_COPE_Text_Recycling.pdf e https://publicationethics.org/files/retraction%20guidelines_0.pdf.
- In caso di grave violazione del presente Codice etico da parte di un autore, di un revisore, o di un membro del Comitato di direzione, scientifico o di redazione, i Direttori potranno disporre la rimozione del revisore o del membro di uno dei suddetti Comitati dal suo incarico, nonché il divieto di pubblicare ulteriori contributi dell'autore nella Rivista.
- Laddove sia il caso, i Direttori devono richiedere alle persone o istituzioni competenti, ai sensi della normativa nazionale, di investigare.
- È fatto salvo il diritto dei Direttori di ricorrere agli idonei strumenti legali che fossero applicabili al caso di specie per tutelare la reputazione e gli interessi della Rivista.
- È fatto salvo il diritto dell'autore del reclamo/segnalazione, nonché della persona interessata dallo stesso di ricorrere agli idonei strumenti legali nel caso in cui ritengano l'esito della procedura in oggetto insoddisfacente.